studi d'ombra

la statua equestre: l’ombra, il varco, l’oltreluogo-

La statua equestre è un elemento a cui l’essere umano è sensibile, essa costituisce nella sua essenza un punto di tensione in cui la forza dinamica dell’unione uomo-cavallo si scontra con la fissità della materia statuaria che la immobilizza per dare valore ad un significato storico, sociale, militare;
ma il tempo e lo spazio in cui la statua esiste giocano una partita inaspettata

Esiste una relazione profonda che unisce la città e la statua equestre: è un legame fatto di luce e di ombra, di immobilità e movimento, di tempo; è un legame che si crea nello spazio, nella forma dei luoghi, costantemente; l'uomo, è parte essenziale di questo rapporto.
Proprio questa intricata relazione è l'oggetto del mio studio, che si svolge cercando di penetrare il segreto di quell'elemento: l'ombra che si dispiega; quell'ombra ciclica che deve il suo ininterrotto movimento all'essenziale immobilità della statua; essa contiene gli elementi strutturali del sogno: come l’ombra è la traccia immateriale del materiale, così il sogno è la traccia irreale del reale.

Questo studio diventa così la ricerca del varco per l'oltre, del passaggio verso una coscienza metafisica dell'essere, ed è la statua equestre con la sua ombra, l'anello che lega l’uomo a questo luogo oltre [- un luogo onirico in cui si manifesta il senso profondo della metafisica: la perdita della nozione dell'essere, dell'identità personale, della continuità storica personale, per un’altra coscienza].
La città è un elemento costitutivo di questo percorso, e in essa la statua equestre - esse sembrano così voler svelare il loro ultimo segreto, la loro vera essenza: e pare d'improvviso che i conti tornino, che si riesca a cogliere il capo di un filo tanto aggrovigliato.
l'ombra ciclica nella suo muoversi diventa quell'anello, quel filo che lega l’uomo all'oltreluogo, ad una diversa nuova coscienza dell’essere, ad una identità reale ed ad una onirica insieme.



- è il cavaliere di pesante metallo che getta dall'alto la sua serie ciclica di ombre
è lo stesso cavaliere sotto la pioggia.

J.L. Borges
Buenos Aires
"elogio dell'ombra"